Progetto Open Mind
“La psicologia al servizio dello sport”
Il progetto nasce dall’esigenza di porre maggior attenzione ad alcune necessità dei ragazzi: i loro bisogni, i loro diversi modi di apprendere, di comunicare, di interagire, di agire e reagire, di emozionarsi o di essere motivati.
Ogni atleta per la Scuola di Pallavolo Anderlini è una persona unica ed irripetibile e, proprio per questa sua soggettività e personalità esclusiva, necessita delle dovute attenzioni. Per questo motivo si è pensato di mettere la psicologia al servizio dello sport con l’obiettivo di migliorare il benessere dell’individuo ed il funzionamento della società. Tutti quanti siamo consapevoli che, quando la nostra mente non è oppressa da pensieri, stress, preoccupazioni, possiamo raggiungere un maggior benessere, che comporta più partecipazione, maggior attenzione e migliori prestazioni in quello che facciamo o che stiamo vivendo, con conseguente aumento delle nostre energie e di emozioni positive.
Le abilità mentali, nel contesto sportivo, non sono fondamentali solo per eccellere o per raggiungere massimi livelli, ma anche, ad esempio, per mantenere l’ impegno preso, per dare continuità di presenza a gare ed allenamenti, per saper rispettare le regole della squadra e del gruppo, per comportarsi adeguatamente durante le partite e per imparare a convivere anche con emozioni spiacevoli, per gestire la comunicazione e i rapporti interpersonali, per avere rispetto dei ruoli e delle scelte. Quindi, diventa difficile dare una definizione di che cosa è e di cosa fa uno psicologo dello sport per la molteplicità degli aspetti di cui si occupa.
Gli interventi, come descritto in precedenza, possono essere sul piano sociale, motorio, affettivo, di prestazione: per questo si è cercato di creare un modello che vestisse a perfezione la Scuola di Pallavolo Anderlini, la quale cerca da sempre di offrire ai propri atleti un servizio sempre più qualificato.
COME SI STRUTTURA IL PROGETTO
SPORTELLO
Lo sportello nasce per i ragazzi, con l’obiettivo di offrire un servizio attento alla persona e non solo all’atleta. In palestra, un luogo nel quale molti dei nostri ragazzi trascorrono tante ore, si è pensato fosse necessario avere una figura di riferimento e di fiducia, che potesse trattare con professionalità e strumenti efficaci alcune difficoltà emotive, comportamentali o relazionali che possono insorgere in seguito a semplici cambiamenti, ostacoli quotidiani, incomprensioni o eventi di vita particolarmente difficili e dolorosi.
Si tratta di uno spazio aperto a tutti (allenatori, atleti, genitori e dirigenti) in cui si offre una consulenza di base su qualunque difficoltà o richiesta ad inclinazione psicologica. La psicologa è strettamente tenuta al segreto professionale e l’accesso è previo consenso informato per i ragazzi minorenni.
Nel momento in cui si ritiene necessario un intervento psicoterapeutico o un percorso più specializzato, si cercherà di motivare il ragazzo a condividere il problema coi genitori ed insieme si potrà progettare un invio mirato sul territorio.
In altre parole, quando vi è difficoltà ad affrontare compiti in classe, interrogazioni, partite quando non si sopporta l’errore o non si riesce più ad aver un rapporto coi propri genitori o quando siamo particolarmente tristi, oppure quando non accettiamo il nostro corpo ed il nostro rapporto con il cibo è poco piacevole, quando incominciamo ad avere comportamenti aggressivi o siamo pieni di rabbia, quando in alcune situazioni proviamo vergogna a parlare o a socializzare, quando abbiamo costanti pensieri che ci impediscono di fare altre cose o quando tutto ci va storto e non sappiamo più come reagire ecc… è possibile cercare aiuto per apprendere nuovi strumenti o capacità utili a risolvere o migliorare la propria condizione.
CORSI DI FORMAZIONE PER GLI ALLENATORI
Gli allenatori hanno un ruolo molto importante, in quanto trascorrono insieme ai ragazzi molto tempo ma soprattutto lavorano sodo in palestra al fine di raggiungere uno scopo comune al gruppo squadra. Essi diventano per i ragazzi un punto di riferimento, su cui far affidamento per raggiungere anche obiettivi personali, e sono le persone con cui i ragazzi condividono emozioni positive e negative come la vittoria o la sconfitta, la ricompensa o la punizione: da loro apprendono come reagire davanti a queste circostanze nel contesto sportivo.
Ogni allenatore, fino ad ora, ha cercato di risolvere difficoltà e problemi con le proprie doti naturali: empatia, dialogo, ascolto e rispetto dell’altro, ricoprendo spesso un ruolo a loro non richiesto ma allo stesso tempo dovuto. I corsi di formazione a loro dedicati vengono tenuti proprio per aiutarli nel loro ruolo, si tratteranno argomenti di carattere generale (l’allenatore nel suo ruolo di educatore, lo sviluppo psichico dei ragazzi, i bisogni dei ragazzi nelle varie età, come riconoscere quando c’è un problema;) e questioni più specifiche (tecniche di allenamento mentale e un modello di miglioramento delle performance).
INCONTRI COI GENITORI PER OGNI GRUPPO SQUADRA
Sono incontri divisi per squadra, in cui si riflette sull’importanza dello sport in età giovanile e si cerca di favorire l’ascolto dei genitori sui bisogni dei ragazzi. Alcuni temi che verranno trattati: i bisogni dei propri figli nella specifica fascia di età, le difficoltà comunicative, gli stili educativi, le regole del gruppo, il rapporto con l’allenatore.
LA CREAZIONE DELLA CARTA ETICA ANDERLINI
La Carta Etica è un’ autoregolamentazione. E’ un insieme di principi e di obblighi scelti e stabiliti dai soggetti direttamente interessati, i quali autonomamente s’impegnano a rispettarli.
E’ espressione di qualità e di eccellenza morale in ciò che si sta facendo. L’assunzione della Carta Etica può aiutare i singoli soggetti, le squadre e le società sportive a riflettere sui significati, i principi, i valori fondamentali ai quali ispirarsi, per orientare al meglio il comportamento di ognuno.
I temi di cui si occupa la Carta Etica sono:
- Solidarietà e saper fare squadra
- Rispetto di se’ e dell’altro
- Lealtà e onestà
- Sana competitività
- Impegno sacrificio e assunzione di responsabilità
- Accettazione della sconfitta e non umiliazione dell’avversario
- Corretto utilizzo degli impianti e rispetto delle strutture
- Non fare discriminazioni.
La Carta Etica è rivolta al gruppo genitori, al gruppo allenatori, al gruppo atleti, al gruppo dirigenti e al gruppo staff. Alla fine dell’anno dopo aver raccolto le opinioni, le idee, le regole e i principi di ognuno degli iscritti sarà compito della Psicologa con un’equipe dello staff redigere la Carta Etica, la quale entrerà ufficialmente in vigore nell’anno 2012-2013.
SPERIMENTAZIONE DI UN PROTOCOLLO DI MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE
Nell’anno 2011-2012 si è sperimentato un protocollo americano di miglioramento delle prestazioni sportive sul gruppo Under 18 Femminile. Si tratta di un protocollo validato negli Stati Uniti e utilizzato in Italia su manager importanti e su qualche atleta adulto di altissimo livello. L’obiettivo è importare questo protocollo ed applicarlo sul gruppo e, nello specifico, su un gruppo di giovani adolescenti.